Dopo la concia, la pelle viene spaccata in due, ossia sezionata orizzontalmente (tagliata come un panino). Nella parte superiore, quella subito sotto il pelo troviamo il pieno fiore, che è la parte più pregiata.
E 'contraddistinto da tutte le piccole imperfezioni presenti nella pelle: le rughe, le punture d'insetti, i taroli, i bassi di fiore, le cicatrici ed i marchi.
Questi non sono ritenuti difetti a meno che non ci siano tagli o cicatrici aperte.
Mentre in quella inferiore si ricava la crosta, la quale, con delle specifiche tecniche di lavorazione, si ottiene il cuoietto.
Noi, come molti del nostro settore, lo chiamiamo cuoio, perché molti abbinano il nome cuoietto al rigenerato di cuoio, ossia un impasto di pelle e collanti pressati fino ad ottenere dei fogli, i quali vengono tinti e stampati come il cuoietto.
A impatto visivo, per una persona non esperta, è confondibile con il cuoietto, ma la sua resistenza nel tempo è molto limitata.
Per questo motivo Quia ha scelto di NON utilizzare il rigenerato di cuoio.